- L'Approfondimento/1: La responsabilità del datore di lavoro nell’eccesso di stress;
- L'Approfondimento/2: Tutela dei lavoratori disabili nel pubblico impiego privatizzato: diritto all’occupazione e ragionevoli accomodamenti;
- News: Ufficio del Processo e PNRR, arrivano le stabilizzazioni dal 2026;
- Corso formativo: I concorsi pubblici dopo le modifiche al DPR n. 487/1994;
- Volume consigliato: Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165);
- Concorso pubblico: Concorso segretari comunali 2024.

Nell’ordinanza n. 2084 del 19 gennaio 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito l’obbligo del datore di lavoro di evitare azioni, decisioni o atteggiamenti che potrebbero arrecare danno alla personalità morale del dipendente. Questo obbligo include, tra le altre cose, l’adozione di condizioni lavorative stressanti o non conformi ai principi ergonomici, oltre a comportamenti gravi come mobbing, straining, burnout, molestie, stalking, e altri simili.

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, emessa il 26 febbraio 2024, n. 5048, evidenzia l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori disabili all’interno del contesto del pubblico impiego privatizzato. La Sezione Lavoro della Corte ha sottolineato che sia la legge che la contrattazione collettiva devono assicurare una tutela costitutiva adeguata ai lavoratori con disabilità e limitazioni funzionali.

Il Decreto PNRR del 2 marzo 2024, n. 19, porta importanti novità per gli addetti all’Ufficio del Processo (UPP). Ecco un riassunto delle principali disposizioni:

1. Stabilizzazione dei lavoratori: Gli addetti all’Ufficio del Processo che al 30 giugno 2026 risultano in servizio e hanno lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica di addetto UPP saranno stabilizzati nei propri ruoli. La stabilizzazione avverrà tramite una selezione comparativa basata sui distretti territoriali e gli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali e dei posti disponibili.
2. Assunzioni a tempo indeterminato: Gli addetti all’Ufficio del Processo che risultano vincitori di concorsi indetti per l’assunzione a tempo indeterminato presso altre pubbliche amministrazioni potranno entrare in ruolo fino al termine del rapporto a tempo determinato o entro il 30 giugno 2026, previo assenso delle amministrazioni coinvolte e del lavoratore interessato.
3. Scadenza del rapporto a tempo determinato: A partire dal 1° luglio 2026, il Ministero della Giustizia sarà autorizzato a stabilizzare nei propri ruoli gli addetti all’Ufficio del Processo che hanno lavorato per almeno ventiquattro mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026, sempre tramite una selezione comparativa.

Con la riforma del DPR n. 487 del 1994 la disciplina operativa dei concorsi viene rivista in senso digitale, con l’introduzione di disposizioni finalizzate a sostituire i passaggi cartacei nelle procedure e a snellire i tempi di esecuzione, con particolare riferimento alla gestione delle prove scritte e degli orali.
Altro obiettivo qualificante della riforma è quello di garantire la par condicio dei candidati ed ampliare le possibilità partecipative alle selezioni.