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Supplemento al quotidiano Bilancio e Contabilità n. 28            23/01/2023

Bilancio di previsione e obiettivi nel DUP, nel PEG e nel PIAO

IN QUESTO NUMERO

- Pillola/1: Processo di formazione del Bilancio di previsione e chiarimenti operativi da Arconet.
- Pillola/2: Gli obiettivi nel DUP, nel PEG e nel PIAO.
- Corso: Valore pubblico e PIAO. Logiche e metodologie operative.

Processo di formazione del Bilancio di previsione e chiarimenti operativi da Arconet

pillola/1
Il DM MEF 25/07/2023, con il nuovo paragrafo 9.3.1 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato n. 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011), ha disciplinato precisamente l’iter del processo di formazione del bilancio di previsione finanziario.

Il citato paragrafo 9.3.1 dispone che Il processo di bilancio di competenza del Consiglio si articoli in due momenti successivi:
il primo, dedicato all’esame dello schema di bilancio predisposto dalla Giunta e della relazione dell'Organo di revisione;
il secondo, dedicato all’approvazione del bilancio.

Alcuni enti locali si sono chiesti se siano pertanto necessarie due sedute dell’organo consiliare.

Arconet ha confermato come i due momenti indicati dal principio contabile possano essere così intesi:

il primo momento, dedicato all’esame dello schema di bilancio predisposto dalla Giunta e della relazione dell’organo di revisione, è costituito da attività preliminari di studio, approfondimento ed analisi dello schema di bilancio e della relazione dell’organo di revisione trasmessi dall’organo esecutivo; queste attività sono svolte con le modalità che l’organo consiliare ritiene più opportune (per esempio, mediante l’esame autonomo dei documenti da parte dei singoli Consiglieri, ovvero tramite le attività della apposita commissione consiliare (come la commissione bilancio));
il secondo momento, per l’approvazione del bilancio, necessita di una formale convocazione dell’organo consiliare seguito da una deliberazione dell’organo stesso.

Chiaramente, nell’ambito dell’autonomia regolamentare dell’ente locale, è possibile che il regolamento di contabilità richieda una doppia seduta dell’organo consiliare per i due momenti sopra descritti.
Gli obiettivi nel DUP, nel PEG e nel PIAO
pillola/2
Una volta approvato il bilancio di previsione, appare necessario coordinare tre fondamentali strumenti di programmazione: il documento unico di programmazione (DUP) di cui all’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL), il piano esecutivo di gestione (PEG) di cui all’art. 169 del TUEL ed il piano integrato di attività ed organizzazione (PIAO) di cui all'art. 6 del DL n. 80/2021.

Il PEG va approvato entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione, mentre il PIAO deve essere approvato entro il 31 gennaio di ciascun anno (nel caso di differimento del termine per l’approvazione del bilancio di previsione, il PIAO deve essere approvato entro i 30 giorni successivi all’approvazione del bilancio.

Come indicato dal paragrafo 8 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011), nel DUP:
- nella sezione strategica (SeS), con un orizzonte temporale pari al mandato del Sindaco, vengono sviluppate le linee programmatiche di mandato del Sindaco, individuando, coerentemente con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente (tale quadro strategico di riferimento deve altresì essere coerente con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica;
- la sezione operativa (SeO), con un orizzonte triennale, costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella sezione strategica del DUP. La sezione operativa contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale e costituisce guida e vincolo per gli strumenti programmatori dell’ente. La sezione operativa deve individuare, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella sezione strategica. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Come indicato dal paragrafo 8.2 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011), “gli obiettivi individuati per ogni programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli obiettivi strategici contenuti nella sezione strategica e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per i programmi deve «guidare», negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi”.

Ai sensi del paragrafo 10.2, come modificato dal DM MEF 25/07/2023, del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio:
nel PEG, avente un orizzonte triennale, sono definiti gli obiettivi di gestione, cioè gli obiettivi generali, di primo livello, verso i quali indirizzare le attività e coordinare le risorse nella gestione dei processi di erogazione di un determinato servizio;
gli obiettivi specifici, di secondo livello, funzionali al conseguimento degli obiettivi della gestione, sono indicati nella sottosezione performance del PIAO, avente un orizzonte triennale.
Valore pubblico e PIAO.
Logiche e metodologie operative
CORSO

Il PIAO è un documento unico di programmazione e governance la cui ratio è, appunto, la programmazione integrata della salute organizzativa e professionale, degli obiettivi operativi (e relative performance), delle misure di gestione dei rischi (e relativi indicatori) in modo funzionale alle strategie triennali per la creazione di valore pubblico.

In buona sostanza si tratta di un documento che deve essere redatto seguendo la logica programmatica di integrazione funzionale, ovvero i contenuti di ogni sotto-sezione devono essere programmati in modo funzionale al Valore Pubblico che si vuole creare.

In poche parole, la Salute organizzativa, le Performance, l’Anticorruzione, ecc. sono la “causa”, mentre il Valore Pubblico è l’”effetto” ad essi conseguente.

Il corso chiarisce innanzitutto quali sono le logiche autentiche e gli obiettivi che stanno alla base del PIAO, inteso come efficace strumento di gestione dell’Ente capace di integrare aspetti sino ad ora considerati come compartimenti stagni.

A seguire si forniranno indicazioni operative per strutturare il PIAO proprio a partire dall’individuazione degli obiettivi di valore pubblico, anche attraverso la presentazione di casi di eccellenza.

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