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Supplemento al quotidiano Bilancio e Contabilità n. 27            12/12/2023

Bilancio di previsione, vincoli di cassa e contabilizzazione prestiti CDP

IN QUESTO NUMERO

- Pillola/1: Iter di approvazione del bilancio di previsione finanziario delle Province e delle Città metropolitane dopo il DM MEF 25/07/2023.
- Pillola/2: Contabilizzazione prestiti CDP per il PNRR.
- Pillola/3: Vincoli di cassa dopo la delibera 17/2023 della sezione Autonomie della Corte dei conti.
- Volume: Le operazioni contabili di fine anno negli Enti Locali.

Iter di approvazione del bilancio di previsione finanziario delle Province e delle Città metropolitane dopo il DM MEF 25/07/2023

pillola/1
Come noto, il DM MEF 25/07/2023 ha modificato il § 9.3 del principio contabile applicato della programmazione (allegato 4/1 al D.Lgs. n. 118/2011).
Abbiamo già analizzato l’iter di approvazione del bilancio di previsione indicato dal nuovo § 9.3.1. Con questo approfondimento ci concentriamo tuttavia sullo specifico iter che devono seguire le Province e le Città metropolitane, come indicato dal § 9.3.5. Tale § 9.3.5 deve comunque essere letto nel combinato disposto con il § 9.3.1.

Si deve tenere in considerazione che:
- le competenze degli organi della Provincia sono indicate nella legge n. 56/2014, prendendo atto che il Presidente della Provincia è l’organo esecutivo dell’ente;
- il § 9.3.1 si applica alle Province ed alle Città metropolitane, in quanto compatibile;
- il § 9.3.5 integra e contestualizza per le Province e per le Città metropolitane le disposizioni indicate dal § 9.3.1.
Contabilizzazione prestiti CDP per il PNRR
pillola/2
Come devono essere contabilizzati i mutui assunti con la Cassa depositi e prestiti (CDP) per fronteggiare esigenze di cassa, in attesa dell’erogazione dei fondi PNRR assegnati, durante l’esecuzione di interventi finanziati dal PNRR stesso?

La CDP ha predisposto un nuovo prodotto per fronteggiare le esigenze di cassa in esame, denominato “Prestito Investimenti Pnrr/Pnc”.

Trattandosi di un prestito flessibile, per la corretta contabilizzazione del nuovo prodotto CDP si deve fare riferimento alle procedure indicate nell’esempio 9/a del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato n. 4/2 al D.Lgs. n. 118/2011) per i “prestiti investimenti fondi europei della CDP”: non vengono movimentati il titolo V dell’entrata ed il titolo III della spesa;
l’accertamento del prestito flessibile è imputato all’esercizio nel quale tale prestito è esigibile (l’anno nel quale il finanziamento è reso disponibile dalla CDP);
il prestito va iscritto in entrata al conto finanziario E.6.03.01.04.003;
il rimborso del prestito va iscritto in spesa al conto finanziario U.4.03.01.04.004;
gli interessi passivi sul prestito vanno iscritti in spesa al conto finanziario U.1.07.05.04.003;
le entrate del prestito partecipano all’equilibrio corrente e devono essere inserite alla lettera M nel prospetto degli equilibri “Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata di prestiti”.

Si sottolinea come, per il nuovo prodotto CDP, sia previsto il suo rimborso anticipato obbligatorio per un importo corrispondente al contributo PNRR/PNC riscosso (o al debito residuo, se inferiore). E’ in ogni caso possibile procedere al rimborso anticipato volontario.
Vincoli di cassa dopo la delibera 17/2023 della sezione Autonomie della Corte dei conti
pillola/3
La deliberazione n. 31/2015 della sezione Autonomie della Corte dei conti ha indicato delle importanti precisazioni attinenti ai vincoli di cassa per gli enti locali. Il giudice contabile, con la deliberazione n. 31/2015, ha precisato come siano assoggettati alla disciplina degli artt. 195 e 222 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) esclusivamente le entrate vincolate a destinazione specifica, individuate dall’art. 180, comma 3, lettera d), del TUEL, e non dunque le entrate con vincolo di destinazione generica.

E importante altresi precisare come il § 9.2 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato n. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011) sottolinei come sia necessario distinguere tra le entrate vincolate alla realizzazione di una specifica spesa dalle entrate destinate al finanziamento di una generale categoria di spesa.
Le operazioni contabili di fine anno negli Enti Locali
Volume

La parte finale dell’esercizio contabile di un Ente Locale vede il responsabile del servizio finanziario impegnato in molteplici adempimenti fondamentali necessari per la corretta gestione amministrativa e contabile dell’Ente.

Il presente e-book, scritto con taglio operativo, rappresenta un utile vademecum per gli operatori degli uffici comunali, tratta infatti gli adempimenti che coinvolgono il servizio Finanziario, la Giunta ed il Consiglio comunale.

In particolare vengono analizzati i seguenti 12 adempimenti:
1) trasmissione del bilancio consolidato alla BDAP;
2) la nota di aggiornamento al DUP;
3) le variazioni di bilancio;
4) il bilancio di previsione;
5) adempimenti relativi alle partecipate;
6) le variazioni al PEG;
7) prelevamenti dal fondo di riserva;
8) riconoscimento debiti fuori bilancio conseguenti ai lavori di somma urgenza;
9) trasmissione al MEF delle delibere in materia di IMU, TARI e addizionale comunale IRPEF;
10) quantificazione somme non soggette ad esecuzione forzata del II semestre;
11) quantificazioni dell’anticipazione di tesoreria e del fondo economale;
12) il PIAO.

Inoltre, quale ulteriore ausilio, sono riportati in Appendice tutti gli schemi tipo di moduli dei provvedimenti riferiti agli adempimenti trattati nell’ebook disponibili anche una versione file modificabile, delibere, determine, pareri ecc. pronti da adattare ed implementare secondo le necessità dell’ente.

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