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Supplemento n. 25 alla Rivista online IlPersonale.it                   22/11/2023
Le news del Personale.it
IN QUESTO NUMERO
Il differimento delle prove di un concorso pubblico per la candidata in gravidanza
L'APPROFONDIMENTO/1

La tutela della maternità va garantita anche in occasione della preparazione e dello svolgimento di una prova selettiva pubblica.
In attuazione dei principi costituzionali la maternità va sempre tutelata.
Le norme costituzionali, infatti, prevedono che l’istituto dell’astensione obbligatoria dal lavoro è diretta a salvaguardare la salute di mamma e bambino anche rispetto a situazioni di stress derivanti dal rapporto di lavoro.
Secondo la recente ordinanza n. 6671 del 5 ottobre 2023 del TAR del Lazio, Sezione I-quater – è stato accolto il ricorso di una candidata di una procedura selettiva pubblica in stato di gravidanza, diretto a prevedere una sessione straordinaria apposita per rivalutare la situazione della medesima candidata.
La ricorrente ha partecipato al concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia, bandito con decreto dipartimentale dell’8 novembre 2019, senza riuscire a superare la prova orale, in cui ha conseguito il punteggio di 56/100, inferiore alla soglia di sufficienza prevista dall’art. 12, comma 6, del bando, pari a 60/100, sostenuta in data 21 giugno 2023, nonostante ne avesse chiesto, in data 17 maggio 2023, il differimento, a causa del suo stato di gravidanza.

Pubblico impiego: illegittimo il decreto ministeriale recante modalità per lo svolgimento delle visite fiscali
L'APPROFONDIMENTO/2

Deve ritenersi illegittimo il decreto ministeriale del 17 ottobre 2017, n. 206, emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a firma del ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, concernente il “Regolamento recante modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l’individuazione delle fasce orarie di reperibilità, ai sensi dell’articolo 55-septies, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, in quanto con lo stesso non è stata assicurata l’armonizzazione della disciplina dei settori pubblico e privato, alla quale il decreto era chiamato in base alle previsioni di cui all’art. 18 del d.lgs. n. 75/2017, relativamente alle fasce orarie di reperibilità, che sono rimaste profondamente differenziate, in modo decisamente più penalizzante per i dipendenti pubblici. La mancata armonizzazione ha altresì determinato una disparità di trattamento tra settore pubblico e settore privato del tutto ingiustificata, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito. Ne è quindi derivata la violazione dell’art. 3 Costituzione, non essendo rispettato il principio di uguaglianza.
Sono queste le conclusioni cui è giunto il TAR del Lazio (Sez. IV-ter), con sentenza del 3 novembre 2023, n. 16305.

Autorizzazione ai dipendenti pubblici a lavorare nello sport
NEWS

La Funzione Pubblica con una nota del 14 novembre annuncia, riassumendone i contenuti, che è stato firmato il decreto ministeriale con cui vengono fissati i parametri per la gestione delle richieste dei dipendenti pubblici che intendano lavorare nello sport a titolo oneroso, dando così il via alla nuova disciplina che stabilisce le condizioni alle quali le Pubbliche Amministrazioni possono autorizzare i propri dipendenti allo svolgimento di lavoro sportivo, in attuazione del d.lgs. n. 120/2023 che ha integrato la c.d. “Riforma dello Sport”.

Il Codice di comportamento dopo il d.P.R. 13 giugno 2023, n. 81
VOLUME CONSIGLIATO
Una seconda edizione dell’opera dedicata ai codici di comportamento dei dipendenti pubblici si è resa necessaria a seguito dell’emanazione del regolamento di modifica del codice di comportamento generale, emanato con d.P.R. 13 giugno 2023, n. 81, che ha introdotto misure in materia di utilizzo dei social media e delle tecnologie informatiche, ma anche disposizioni destinate ai dirigenti, relative ai rapporti con il pubblico, nonché dedicate alle attività formative; ciò, anche al dichiarato scopo di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione.
L’opera fornisce una prima analisi sia di tali previsioni, sia di quelle contenute nella bozza di decreto, ma non riproposte nel decreto definitivo; inoltre, tiene conto della normativa di cui al d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24, che ha ridisciplinato il whistleblowing.
Autore: Riccardo Patumi - Maggioli Editore - Ottobre 2023

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