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Supplemento al quotidiano Ufficio Tributi n. 22            07/11/2023

Nuove pronunce relative a scuole paritarie, enti religiosi e università

IN QUESTO NUMERO

- Approfondimento/1: TARI: non sussiste l’obbligo di ridurre il tributo per le scuole paritarie.
- Approfondimento/2: IMU: esenzione per l'attività didattica dell'ente religioso.
- Approfondimento/3:  IMU: esenzione per le no-profit e verifica dei requisiti oggettivi.
- Corso: L’attività di accertamento delle entrate comunali - Le principali criticità.

TARI: non sussiste l’obbligo di ridurre il tributo per le scuole paritarie

APPROFONDIMENTO/1

Con la sentenza n. 15619 del 23/10/2023 il TAR Lazio ha affermato che il Comune non è obbligato a concedere un’agevolazione tariffaria per le scuole paritarie, non sussistendo alcun vincolo normativo al riguardo.

Il TAR respinge il ricorso evidenziando in primo luogo che in tema di TARI non è configurabile alcun obbligo di motivazione della delibera comunale di determinazione della tariffa, poiché la stessa, al pari di qualsiasi atto amministrativo a contenuto generale o collettivo, si rivolge ad una pluralità indistinta, anche se determinabile ex post, di destinatari, occupanti o detentori, attuali o futuri, di locali ed aree tassabili (in tal senso, cfr. Cass. n. 16165/2018). Ciò vale peraltro ad escludere qualsiasi obbligo dell’Amministrazione di applicare gli obblighi di partecipazione procedimentale di cui alla legge n. 241/1990, atteso che ai sensi dell’art. 13 di tale legge gli istituti di partecipazione procedimentale “non si applicano nei confronti dell’attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione”. La natura generale dell’atto impugnato esclude, pertanto, l’obbligo di applicare gli istituti di partecipazione procedimentale di cui agli artt. 7 e seguenti della legge n. 241/90.

IMU: esenzione per l'attività didattica dell'ente religioso

Approfondimento/2

Con la sentenza n. 5314 del 25 settembre 2023 la Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio afferma che all'ente religioso proprietario di un immobile destinato ad attività didattica spetta l'esenzione Imu.

Perché l'esenzione sia prevista devono essere rispettate due condizioni:
- che sussista il requisito soggettivo (che si realizzi attività didattica)
- che l'attività sia svolta a titolo gratuito, ovvero a fronte del versamento di corrispettivi che per la loro entità possano considerarsi simbolici o comunque inidonei a costituire una retribuzione del servizio prestato.

Riguardo il secondo critierio i giudici ricordano che per l'attività
didattica, il parametro di riferimento per verificare che il corrispettivo percepito sia simbolico, e che quindi costituisca solo "una frazione del costo effettivo del servizio".
Quando il "Corrispettivo Medio percepito" dall'ente non commerciale (CM) è inferiore al CMS (Costo Medio per Studente determinato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) il requisito è rispettato.

IMU: esenzione per le
no-profit e verifica
dei requisiti oggettivi

Approfondimento/3

Nella sentenza n. 27761 del 2 ottobre 2023 la Corte di Cassazione accoglie il ricorso di un Comune che aveva negato il rimborso dell'IMU pagata da una università in relazione ad immobili concessi in comodato d'uso gratuito ad una Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ESU), che l'università riteneva esenti ai sensi dell'art. 7, comma 1, lett. i), del D.Lgs. 504/1992.

La Corte rileva che il Giudice dell’appello ha riconosciuto l'esenzione in base al solo richiamo alla legge regionale istitutiva dell’ESU, ma tale valutazione avrebbe richiesto una attenta verifica circa l’effettivo svolgimento, al di là della destinazione impressa dalla predetta legge nell’immobile in questione, delle attività con modalità non commerciali.

L’attività di accertamento delle entrate comunali

Le principali criticità

CORSO online registrato a settembre 2023
La disciplina delle entrate comunali (IMU, TARI, canone unico patrimoniale, imposta di soggiorno) si presenta piuttosto complessa e articolata, con molte incertezze e dubbi applicativi che impongono un attento esame delle interpretazioni fornite dalla dottrina, dalla prassi amministrativa e dalla giurisprudenza (in particolare della Corte di Cassazione).

Il corso fa il punto della situazione, con particolare riferimento alle fattispecie più critiche che potrebbero costituire oggetto di attività di accertamento.

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