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Newsletter n. 4 del 1 marzo 2017
 
unioni civili
Unioni civili - Emanato il Decreto con i nuovi registri e le formule

 

Il Ministero dell’Interno ha emanato il DM 27 febbraio 2017 con i nuovi registri e le formule sulle unioni civili

Circolare Esplicativa al decreto 27/2/2017

Il Ministero dell'Interno ha  inoltre diramato inoltre la  circolare n. 3 del 27 febbraio 2017 

PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO

LA REDAZIONE CONSIGLIA


Gli adempimenti dell'ufficiale di stato civile e anagrafe



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documenti amministrativi

Istanza di accesso documentale  - Contenuto della richiesta – Individuazione

L’accesso ai documenti amministrativi non è strumento di esercizio di un potere esplorativo, sicché, in ordine alla specificazione dell’oggetto dell’istanza proposta, la domanda di accesso:
a) deve avere un oggetto determinato o quanto meno determinabile;
b) deve riferirsi a specifici documenti senza necessità di un’attività di elaborazione di dati da parte del soggetto destinatario della richiesta;
c) deve essere finalizzata alla tutela di uno specifico interesse giuridico di cui il richiedente è portatore;
d) non può essere uno strumento di controllo generalizzato dell’operato della P.A. (T.A.R. Emilia-Romagna, Bologna, Sez. II, 4 aprile 2016, n. 36; T.A.R. Lazio, Roma, Sez. I Quater, 18 marzo 2016, n. 3364

>> Continua a leggere la sentenza

LEVA

Disciplina del servizio civile universale

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il servizio civile universale

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il servizio civile universale in attuazione della legge 6 giugno 2016, n. 106 relativo alla riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.

L’obiettivo del Governo è di rafforzare il servizio civile quale strumento di difesa non armata della Patria ai sensi degli artt. 11 e 52 della Costituzione, di educazione alla pace tra i popoli e di promozione dei valori fondativi della Repubblica.

Il provvedimento, tra l’altro, prevede ex lege la partecipazione al sistema dei cittadini dell’Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e tende a razionalizzare gli interventi di servizio civile universale attraverso la programmazione curata dallo Stato, che deve soddisfare i peculiari fabbisogni del Paese in linea con gli obiettivi del Governo, prevedendo interventi a favore dei giovani con minori opportunità e meccanismi di premialità a favore degli enti che realizzeranno interventi con l’impiego di questi giovani.

Con il decreto si definiscono le finalità del servizio civile universale, perseguite mediante programmi di intervento anche in specifiche aree territoriali, quali le città metropolitane, e in vari settori tra cui: assistenza, protezione civile, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale, educazione e promozione culturale e dello sport, agricoltura in zona di montagna e sociale, biodiversità, promozione della pace tra i popoli, nonviolenza e difesa non armata, promozione e tutela dei diritti umani, cooperazione allo sviluppo, promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Il decreto, inoltre, definisce i ruoli e le competenze dei soggetti che partecipano alla realizzazione del servizio. Allo Stato sono attribuite le funzioni di programmazione, organizzazione e attuazione del servizio civile universale nonché l’accreditamento degli enti, le attività di controllo, verifica e valutazione del servizio civile universale. Le funzioni di programmazione sono svolte mediante la predisposizione del piano triennale, attuato con piani annuali che tengono conto del contesto nazionale ed internazionale, delle risorse economiche disponibili derivanti dal bilancio dello Stato, delle risorse comunitarie e di quelle rese disponibili da soggetti pubblici o privati. Le funzioni di controllo, verifica e valutazione sono effettuate mediante un controllo sulla gestione delle attività degli enti, una valutazione dei risultati dei programmi di intervento e verifiche ispettive sulle attività svolte dagli enti.

Le Regioni e le Province autonome sono coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nella predisposizione del piano triennale e dei piani annuali e nella valutazione degli interventi di servizio civile universale negli ambiti di competenza e, inoltre, attuano programmi di servizio civile universale con risorse proprie, previa verifica del rispetto dei principi e delle finalità del servizio civile universale. I giovani volontari possono essere impegnati in interventi in Italia e all’estero.

Sono individuati gli Enti di servizio civile universale quali soggetti pubblici e privati che, iscritti presso un apposito Albo, articolato in distinte sezioni regionali, presentano i programmi di intervento e ne curano la realizzazione. Per i giovani operatori volontari viene introdotto un modello flessibile di servizio civile con una durata da modulare in base alle loro esigenze di vita e di lavoro (otto-dodici mesi).

È prevista la possibilità di definire criteri per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani durante il periodo di servizio. In particolare, le Pubbliche Amministrazioni possono prevedere nei bandi di concorso quale titolo preferenziale anche lo svolgimento del servizio civile universale.

Agli operatori volontari impegnati in interventi da realizzarsi in Italia è offerta la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo fino a tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione e di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile, ovvero di usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.

Sono istituite la Consulta nazionale per il servizio civile universale e la Rappresentanza degli operatori volontari, a livello nazionale e regionale, quali organismi di confronto in ordine alle questioni concernenti l’attuazione del servizio civile universale.

 Fonte: governo.it

Pubblica amministrazione

Riforma della pubblica Amministrazione - Approvati gli ultimi 5 decreti legislativi

Il Consiglio dei ministri in esame preliminare, ha approvato i cinque decreti legislativi contenenti disposizioni di attuazione della riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124).

Si tratta dei seguenti provvedimenti:

– Testo unico del pubblico impiego;
– Valutazione della performance dei dipendenti pubblici;
– Corpo dei vigili del fuoco;
– Forze di polizia;
– Documento unico di proprietà degli autoveicoli.

 
>> Leggi l'approfondimento di Paola Morigi

Privacy

Spid, call center, sistema statistico nazionale  - Attività ispettiva del Garante per la protezione dei dati personali

Con comunicato del 28/02/2017 il Garante per la protezione dei dati personali rende noto che:

Spid, call center, sistema statistico nazionale. Su questi tre delicati settori in particolare si incentrerà l’attività ispettiva del Garante per la protezione dei dati personali nei prossimi mesi. Nelle scorse settimane l’Autorità ha varato il piano ispettivo per il primo semestre 2017 che prevede nuovi ambiti di intervento (http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/export/6026593).

L’attività ispettiva verrà svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza sulla base del protocollo di intesa  siglato lo scorso anno che ha rafforzato l’attività di collaborazione tra la Guardia di Finanza e il Garante.

Oltre che sui trattamenti di dati effettuati per il rilascio dell’identità digitale ai cittadini italiani,  sulle società che operano nel settore del telemarketing (con particolare attenzione a quelle situate in Albania) e sul sistema informativo dell’Istat,  le verifiche del Garante si incentreranno anche sui trattamenti di dati effettuati per il rilascio dei visti da parte dei Consolati italiani all’estero.

Le ispezioni riguarderanno, come di prassi, anche le istruttorie avviate su segnalazione,  reclamo o  ricorso dei cittadini, così come  la verifica dell’obbligo di notificazione, il rispetto delle norme sull’informativa e il consenso, l’adozione delle misure di sicurezza a protezione dei dati sensibili trattati da soggetti pubblici e privati.

Intanto il bilancio 2016 segna, rispetto all’anno precedente, un incremento di circa il 38% dei procedimenti sanzionatori avviati  che sono saliti a 2.339, diversi dei quali relativi a violazioni di dati personali subite (data breach). Le sanzioni già riscosse dall’erario sono state pari a 3 milioni e 300 mila euro. 53 sono state le segnalazioni all’autorità giudiziaria, la  maggior parte delle quali relative a casi di mancata adozione delle  misure minime di sicurezza.

Gli accertamenti, svolti anche con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di finanza, Nucleo speciale privacy,  hanno riguardato  numerosi e delicati settori, sia nell’ambito pubblico che privato. Per  quanto riguarda il settore privato le ispezioni si sono rivolte principalmente ai trattamenti di dati effettuati da società che operano nel settore del car sharing; a quelle che si occupano di web marketing e marketing telefonico; alle società che si occupano di ricerca genetica; alle agenzie di lavoro interinale; alle società di assistenza tecnica e recupero dati per pc e telefonia mobile; ai giochi on line; alle finanziarie. Per quanto riguarda il settore pubblico l’attività di verifica si è concentrata particolarmente  sui Caf e le grandi banche dati pubbliche, sul sistema della fiscalità, con speciale riguardo alle misure di sicurezza e al sistema degli audit.

Il quadro dell’attività  ispettiva del Garante nel 2016 mostra una ancora insufficiente informazione agli utenti sull’uso dei dati personali, sia  da parte delle Pa che delle aziende (200 violazioni riscontrate); una mancata adozione delle misure di sicurezza; tempi eccessivi di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico. Diversi anche i procedimenti sanzionatori per omessa notificazione al Garante con riferimento a trattamenti di particolare delicatezza e le sanzioni  per non aver risposto alle richieste di informazione e documentazione del Garante.

Passaporto elettronico

Il Garante privacy approva alcune modifiche nella procedura di emissione del passaporto elettronico per i residenti all’estero

Il Garante privacy ha espresso il proprio parere favorevole su alcune modifiche  nella procedura di emissione del passaporto elettronico per i residenti all’estero.

Le integrazioni proposte intendono semplificare e rendere più sicuri i processi di acquisizione e trasmissione dei dati da parte dei consoli onorari abilitati.

Il parere dell’Autorità è stato reso al Ministero degli affari esteri (MAE) su un testo che aggiorna il provvedimento che fissa le regole tecniche del processo di emissione del passaporto elettronico, sul quale il Garante si era già espresso nel 2012.

L’attuale procedura, per minimizzare i disagi dei residenti in località  lontane o poco collegate con la sede consolare di prima categoria, consente l’acquisizione dei dati, inclusi quelli biometrici – immagine del volto ed impronte digitali- utilizzando postazioni mobili in dotazione ai consoli onorari dislocati sul territorio e ai funzionari consolari itineranti. I dati così acquisiti vengono poi scaricati presso la sede consolare competente per l’emissione del documento.

La novità, proposta dal MAE e approvata dal Garante con precise indicazioni e suggerimenti a tutela dei dati personali trattati, prevede invece che i consoli onorari, ma non i funzionari itineranti, che continueranno a seguire la procedura in vigore, trasferiscano direttamente e in via  telematica la documentazione acquisita al MAE anziché alla sede consolare competente, che a sua volta riceverà le informazioni necessarie al rilascio del passaporto dal Ministero.

Questo consentirà di evitare il trasporto fisico delle postazioni mobili con minori costi e di ampliare il numero dei Consoli onorari disponibili per la raccolta dei dati  sul territorio.

I dati saranno cancellati dalla postazione mobile all’atto della trasmissione al Ministero, che avverrà in modalità sicura attraverso misure rafforzate, tra cui, una procedura di autenticazione forte e l’adozione di tecniche di cifratura dei dati personali sui dispositivi mobili.

stato civile
Parere in merito alla disciplina delle convivenze di fatto

Il Ministero dell’Intero, con nota n. 231 del 6 febbraio 2017 chiarisce i termini della convivenza di fatto per i cittadini italiani residenti all’estero.

>> Leggi la Nota Ministeriale

stranieri

Minotri stranieri non accompagnati  - Dossier del Servizio studi del Senato

Oggi, giovedì 23 febbraio giunge all’esame dell’Assemblea del Senato, approvato dalla Camera dei deputati il 26 ottobre 2016, e dalla Commissione Affari costituzionali del Senato in sede referente il 22 febbraio 2017, il disegno di legge A.S. n. 2583-A  sui minori stranieri non accompagnati.

Il provvedimento introduce una serie di modifiche alla normativa vigente con la finalità di definire una disciplina unitaria organica.

La materia è attualmente regolata in disposizioni contenute in diversi provvedimenti

Articoli 32 e 33 del Testo unico in materia di immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998)

– Regolamento di attuazione  (D.P.R. n. 394/1999)

D.P.C.M. n. 535 del 1999 Regolamento concernente i compiti del Comitato per i minori stranieri, a norma dell’articolo 33, commi 2 e 2-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286

– Artt. 18, 19 e 21 decreto legislativo n. 142 del 2015 Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonche’ della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.

Art. 19; art. 6, co. 2 e 3; art. 26, co. 5 e 6 – D.Lgs. 25 del 2008Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato

– Art. 28 D.Lgs. 251/2007 –  Attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonchè norme minime sul contenuto della protezione

Il Parlamento italiano aveva già evidenziato alcuni nodi critici e alcune lacune del quadro normativo vigente in materia nel documento conclusivo della Commissione bicamerale per l’infanzia approvata in seguito allo svolgimento di una indagine conoscitiva nel 2009. Anche il Parlamento europeo è intervenuto con la risoluzione del 12 settembre 2013 per chiedere ai Paesi membri e alla Commissione europea un rafforzamento delle tutele garantite ai minori stranieri non accompagnati, suggerendo al contempo alcune azioni da intraprendere.

Servizio Studi – Dossier – n. 448  – Minori stranieri non accompagnati

PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO

LA REDAZIONE CONSIGLIA

di Alessandro Francioni – Catia Cecchini – William Damiani – Barbara Gori

1. L'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
2. L'organizzazione di un Ufficio Anagrafe Comunale
3. I Presupposti oggettivi e soggettivi per l'archiviazione dei dati anagrafici
4. Iscrizioni e mutazioni nell'anagrafe
5. I procedimenti di cancellazione anagrafica
6. La popolazione temporanea
7. La gestione anagrafica degli stranieri e dei comunitari
8. L'Anagrafe degli italiani residenti all'estero
9. L'accesso al dato anagrafico: certificazione, visure, elenchi e consultazioni telematiche
10. Adempimenti topografici ed ecografici
11. I censimenti e le statistiche demografiche

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welfare
Concessione dei permessi della legge 104

L’inps, con circolare n. 38 del 27/2/017, fornisce alcune indicazioni e istruzioni operative per la concessione dei permessi ex lege n. 104/92 e del congedo straordinario ex art. 42, comma 5, D.Lgs.151/2001 ai lavoratori dipendenti del settore privato.

 In particolare nella circolare si evidenzia che:

 

800 euro per la nascita o l’adozione di un minore

Con Circolare 27 febbraio 2017, n. 39,  l’INPS fornisce e disciplina i requisiti necessari per ottenere il premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore.

Il premio, previsto a decorrere dal 1° gennaio 2017, così come indicato nel comma 353 dell’ art. 1 della legge di bilancio per il 2017 è riconosciuto alla nascita o all’adozione di minore.

La circolare dà indicazioni sulle corrette certificazioni da allegare alla domanda per ottenere il premio che verrà corrisposto in un’unica soluzione su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione.

FORMAZIONE

Come si scrive un atto amministrativo

Milano 24 marzo 2017 - nuova data!!

Rimini 6 aprile 2017

Firenze 13 aprile 2017 - nuova data!!

Roma 18 maggio 2017

Diritti digitali e procedimento amministrativo

Milano 23 marzo 2017

Bologna 6 aprile 2017

Roma 20 aprile 2017

Il nuovo sistema della trasparenza tra accesso e privacy nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle società partecipate e controllate

Milano 7 marzo 2017

Roma 22 marzo 2017

Cagliari 23 marzo 2017

La normativa in materia di trasparenza:  quali obblighi per le Amministrazioni dopo il FOIA?

Firenze 14 marzo 2017

Trieste 21 marzo 2017

Palermo 28 marzo 2017


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