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Newsletter n. 3 del 15 febbraio 2017
 
stato civile

Convivenze di fatto - Parere in merito alla disciplina delle convivenze di fatto

Il Ministero dell’Intero, con nota n. 231 del 6 febbraio 2017 chiarisce i termini della convivenza di fatto per i cittadini italiani residenti all’estero.

>> Leggi la Nota Ministeriale


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO

LA REDAZIONE CONSIGLIA


Gli adempimenti dell'ufficiale di stato civile e anagrafe



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aire
Tabella dei Comuni aggiornata al 1/1/2017
 

l Ministero dell’Interno comunica che, a seguito di ulteriori adeguamenti tecnici, è in distribuzione una nuova versione dell’applicazione AnagAire.

I Comuni riceveranno l’aggiornamento, come di consueto, sul canale bidirezionale.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
LA REDAZIONE CONSIGLIA

di Alessandro Francioni – Catia Cecchini – William Damiani – Barbara Gori

1. L'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
2. L'organizzazione di un Ufficio Anagrafe Comunale
3. I Presupposti oggettivi e soggettivi per l'archiviazione dei dati anagrafici
4. Iscrizioni e mutazioni nell'anagrafe
5. I procedimenti di cancellazione anagrafica
6. La popolazione temporanea
7. La gestione anagrafica degli stranieri e dei comunitari
8. L'Anagrafe degli italiani residenti all'estero
9. L'accesso al dato anagrafico: certificazione, visure, elenchi e consultazioni telematiche
10. Adempimenti topografici ed ecografici
11. I censimenti e le statistiche demografiche

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cie

AVVISO: Modalità di distruzione dei supporti delle vecchie CIE

Il ministero dell’Interno ha pubblicato un avviso relativo alle modalità  di distruzione dei supporti delle vecchie CIE.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 68 delle “Nuove Istruzioni per la disciplina dei servizi di vigilanza e controllo sulla produzione delle carte valori, degli stampati a rigoroso rendiconto” approvate con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 4 agosto 2003, successivamente modificato, e delle relative circolari, si autorizza in via preventiva e permanente la distruzione in loco dei supporti delle vecchie Carte d’Identità Elettroniche in giacenza presso gli uffici dei Comuni emettitori. L’operazione di distruzione (per macerazione, incenerimento o altro sistema idoneo) dovrà avvenire, una volta accertati i quantitativi da distruggere e indicati i seriali dei supporti, alla presenza del Funzionario Responsabile dell’Ufficio anagrafe che dovrà redigere apposito verbale sottoscritto da tutti i presenti alle relative operazioni, da conservarsi agli atti per cinque anni. Copia autentica del verbale di cui sopra dovrà essere trasmessa, in formato digitale, all’ indirizzo di posta elettronica certificata: dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it; nel campo oggetto della mail dovrà essere indicato “destinatario Ufficio X della Direzione VI”.

 

Polizia mortuaria

Concessioni cimiteriali perpetue

Sussistenza dei presupposti previsti dall’art. 92 del D.P.R. n. 285/90 – Potere di revoca dell’amministrazione – Legittimità – Va affermata.

Nel nostro ordinamento, a far data dall’entrata in vigore del D.P.R. n. 803 del 1975, sono ammesse soltanto concessioni cimiteriali a tempo determinato, continuando tuttavia a sopravvivere le concessioni cimiteriali perpetue rilasciate in epoca anteriore, com’è quella della ricorrente. Con riferimento a tale tipologia di concessioni, si configura l’esercizio del potere di revoca, al ricorrere dei presupposti e delle specifiche esigenze indicate dall’art. 92 del DPR n. 295 del 1990, ossia quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma e si verifichi una situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno comunale, non altrimenti risolvibile, poiché diversamente opinando si finirebbe per sottrarre i beni pubblici alla loro ontologica finalità pubblicistica (T.A.R. Toscana, Sez. 1, sentenza n. 462 del 2015).

 >> Continua a leggere la sentenza

Privacy

Il Responsabile della Protezione dei Dati

Aggiornate le linee guida

Sono state aggiornate all 6 febbraio 2017 le linee guida e le FAQ relative al nuovo obbligo di designazione di un responsabile della protezione dei dati personali (RPD) fissato nel Regolamento generale sulla protezione dei dati personali. (Regolamento UE 2016/679)

 >> Linee-guida sui responsabili della protezione dei dati

 >> Le risposte alle domande più frequenti - FAQ

 >> Scheda informativa del garante

stato civile
Le prime osservazioni del notariato sulle unioni civili

Il consiglio nazionale del notariato ha diffuso una nota relativa alla “Modifica e riordino delle disposizioni di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso”.

Il d.lgs. 19 gennaio 2017, n. 7, di attuazione della delega per l’adozione di disposizioni di modifica e riordino delle disposizioni di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso, interviene sulla legge di Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato (legge 31 maggio 1995, n. 218), introducendo quattro nuovi articoli (da 32-bis a 32-quinquies) e modificando l’art. 45.

Va ricordato come l’art. 1, comma 64, della legge 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) avesse già portato all’introduzione nella legge 218 dell’art. 30-bis, in materia di Contratti di convivenza («Contratti di convivenza – 1. Ai contratti di convivenza si applica la legge nazionale comune dei contraenti. Ai contraenti di diversa cittadinanza si applica la legge del luogo in cui la convivenza è prevalentemente localizzata. 2. Sono fatte salve le norme nazionali, europee ed internazionali che regolano il caso di cittadinanza plurima»).

L’art. 1, comma 28, della legge 76/2016, delegava il Governo ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi in materia di unione civile tra persone dello stesso sesso nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: «… b) modifica e riordino delle norme in materia di diritto internazionale privato, prevedendo l’applicazione della disciplina dell’unione civile tra persone dello stesso sesso regolata dalle leggi italiane alle coppie formate da persone dello stesso sesso che abbiano contratto all’estero matrimonio, unione civile o altro istituto analogo; …».

Per approfondire l’argomento è possibile scaricare la nota del Consiglio Nazionale del Notariato “Modifica e riordino delle disposizioni di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso”


Unioni civili - Dall’11 febbraio richieste on line di cittadinanza

Il ministero dell’interno informa che dall’11 febbraio sarà possibile inoltrare online le richieste di cittadinanza italiana anche per le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

La novità a seguito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale (n.22 del 27 gennaio 2017) dei decreti legislativi n. 5, 6 e 7 del 19 gennaio 2017, che entreranno in vigore proprio l’11 febbraio 2017.

Tali decreti sono stati adottati ai sensi dell’art. 1, comma 28 della legge 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze).

 >> Vedi la procedura

 >> Assistenza tecnica

Nascita di un bambino da due donne – atto di nascita formato in Spagna – contrasto con l’ordine pubblico – non sussiste – diritto del minore alla continuità dello status filiationis – va garantito

Il riconoscimento e la trascrizione nei registri dello stato civile in Italia di un atto straniero, validamente formato in Spagna, nel quale risulti la nascita di un figlio da due donne, in particolare, da una donna italiana che ha donato l’ovulo ad una donna spagnola che l’ha partorito, nell’ambito di un progetto genitoriale realizzato dalla coppia, coniugata in quel Paese, non contrastano con l’ordine pubblico per il solo fatto che il legislatore nazionale non preveda o vieti il verificarsi di una simile fattispecie sul territorio italiano, dovendosi avere riguardo al principio, di rilevanza costituzionale primaria, dell’interesse superiore del minore, che si sostanzia nel suo diritto alla continuità dello status filiationis, validamente acquisito all’estero (nella specie, in un altro paese della UE).

 >> Continua a leggere la sentenza

stranieri

Nascono i centri di permanenza per i rimpatri

Il Consiglio dei ministri approva due decreti su immigrazione e sicurezza urbana

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell’interno Marco Minniti e della giustizia Andrea Orlando, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti per l’accelerazione delle procedure amministrative e giurisdizionali in materia di protezione internazionale, per l’introduzione di misure volte ad accelerare le operazioni di identificazione dei cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea e per il contrasto dell’immigrazione illegale.

Nello specifico, con il decreto:

  1. sono istituite, presso i tribunali di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Napoli, Torino e Venezia, 14 sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea. Tali sezioni avranno competenza relativamente a: mancato riconoscimento del diritto di soggiorno sul territorio nazionale in favore di cittadini Ue; impugnazione del provvedimento di allontanamento nei confronti di cittadini Ue per motivi di pubblica sicurezza; riconoscimento della protezione internazionale; mancato rilascio, rinnovo o revoca del permesso di soggiorno per motivi umanitari; diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari; accertamento dello stato di apolidia. In tali controversie il tribunale giudica in composizione monocratica;
  2. si introducono misure per la semplificazione e l’efficienza delle procedure innanzi alle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e di integrazione dei richiedenti, nonché per la semplificazione e l’efficienza dei procedimenti giudiziari di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e degli altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell’immigrazione. A tale ultimo riguardo, si delinea un nuovo modello processuale basato sul rito camerale che delimita i casi nei quali si prevede l’udienza orale e riduce da sei a quattro mesi il termine entro il quale è definito il procedimento con un decreto non reclamabile ma ricorribile esclusivamente in Cassazione;
  3. si prevede che i prefetti, d’intesa con i Comuni, promuovano ogni iniziativa utile a favorire l’impiego dei richiedenti protezione internazionale, su base volontaria e gratuita, nello svolgimento di attività con finalità di carattere sociale in favore delle collettività locali, al fine di favorirne l’integrazione nel tessuto sociale della località in cui sono ospitati. I Comuni potranno predisporre a questo scopo progetti da finanziare con risorse europee destinate al settore dell’immigrazione e dell’asilo;
  4. si introducono misure per accelerazione delle procedure di identificazione e per la definizione della posizione giuridica dei cittadini di Paesi terzi non appartenenti all’Unione europea, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di migranti. A tal fine, saranno individuati i centri, tra quelli destinati alla prima accoglienza, ove allocare i flussi di migranti per le esigenze di soccorso e prima accoglienza, nei quali viene effettuato un primo screening sanitario e sono avviate le procedure di identificazione, assicurando l’informazione sulla procedura internazionale, sul programma di ricollocazione all’interno di altri Stati membri dell’Unione europea, nonché sulla possibilità del ricorso al rimpatrio volontario assistito. Nei medesimi centri sono effettuate le operazioni di fotosegnalamento, rilevamento delle impronte digitali e registrazione obbligatorie per gli Stati membri dell’Unione europea;
  5. si introducono disposizioni finalizzate a garantire l’effettività dei provvedimenti di espulsione e il potenziamento della rete dei centri di identificazione ed espulsione, ridenominati centri di permanenza per il rimpatrio, in modo da garantirne una distribuzione omogenea sul territorio nazionale. La dislocazione delle nuove strutture avverrà, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, privilegiando siti e aree che risultino più facilmente raggiungibili e nei quali siano presenti strutture pubbliche che possano essere riconvertite allo scopo.

 Fonte: governo.it

FORMAZIONE

Come si scrive un atto amministrativo

Milano 23 marzo 2017

Rimini 6 aprile 2017

Firenze 12 aprile 2017

Roma 18 maggio 2017


Il nuovo sistema della trasparenza tra accesso e privacy
nelle Pubbliche Amministrazioni e nelle società partecipate e controllate

Milano 7 marzo 2017

Roma 22 marzo 2017

Cagliari 23 marzo 2017


La normativa in materia di trasparenza:  quali obblighi per le Amministrazioni dopo il FOIA?

Verona 16 febbraio 2017

Cagliari 23 febbraio 2017

Firenze 14 marzo 2017

Trieste 21 marzo 2017

Palermo 28 marzo 2017


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