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Supplemento al quotidiano Ufficio Tributi n. 21            24/10/2023

IMU, concessione suolo pubblico e TARI

IN QUESTO NUMERO

- Pillola/1: IMU e alloggi IACP.
- Pillola/2: IMU e immobili dell’Agenzia del demanio.
- Pillola/3: Concessione suolo pubblico.
- Pillola/4: TARI per utenze non domestiche.
- Corso: Entrate locali: le modifiche ai regolamenti e le novità della Delega fiscale - Indirizzi operativi.

IMU e alloggi IACP

PILLOLA/1

Gli IACP (e anche tutti gli altri istituti, comunque denominati, con le stesse finalità degli IACP) non possono godere dell’esenzione IMU prevista per gli alloggi sociali, equiparati all’abitazione principale dall’art. 1, comma 741, della legge n. 160/2019.

Gli IACP non possono godere dell’agevolazione generale prevista per gli alloggi sociali, dato che la normativa prevede per tali immobili una agevolazione speciale: gli alloggi IACP godono della specifica agevolazione IMU di cui all’art. 1, comma 749, della legge n. 160/2019 (euro 200 come detrazione dall’imposta) e della minore aliquota eventualmente deliberata dal Comune.

La specifica agevolazione di cui al citato comma 749 (euro 200 di detrazione) riporta specularmente quanto già indicato dall’art. 13, comma 10 del DL n. 201/2011.

Il primato della agevolazione speciale di cui all’art. 1, comma 749, della legge n. 160/2019 a favore degli IACP sull’agevolazione generale di cui all’art. 1, comma 741, della stessa legge n. 160/2019 per gli alloggi sociali è confermata da numerosa giurisprudenza, purtroppo non ancora della Corte di cassazione: da ricordare solamente tra le più recenti, sentenza n. 204/2023 della corte di giustizia tributaria di II grado della Puglia, sentenza n. 2828/2022 CTR Lombardia e sentenza n. 4306/2021 CTR Lombardia.

A conferma del fatto che gli immobili assegnati dagli IACP non sono esenti IMU, si rileva che nel portale informatico per la compilazione del prospetto delle aliquote IMU di cui all’art. 1, comma 756, della legge n. 160/2019 e al DM MEF 7/07/2023 è prevista una specifica fattispecie personalizzata di aliquota per gli “alloggi regolarmente assegnati dagli IACP o dagli enti di edilizia residenziale”.
 

IMU e immobili dell’Agenzia del demanio

PILLOLA/2

Gli immobili di proprietà dell’Agenzia del demanio sono soggetti all’IMU.

La motivazione principale dell’assoggettamento al tributo risiede nel fatto che l’Agenza del demanio non rientra tra le amministrazioni pubbliche indicate dall’art. 1, comma 759, della legge n. 160/2019 (e prima dall’art. 7 del D.Lgs. n. 504/1992) che godono dell’esenzione IMU per gli immobili posseduti e destinati esclusivamente ai compiti istituzionali.

Si sottolinea come l’art 61, comma 1, del D.Lgs. n. 300/1999, istitutivo dell’Agenzia del demanio, precisi come l’Agenzia stessa sia un ente pubblico economico, giuridicamente distinto dunque dallo Stato.

Concessione suolo pubblico

PILLOLA/3

La concessione all’occupazione del suolo pubblico ha una precisa natura discrezionale, dato che l’ente locale deve contemperare più interessi, siano di natura privata (a favore dell’esercizio commerciale che intende occupare il suolo) che di natura pubblica (la vivibilità di una zona, la sicurezza viabilistica, ecc.).

Il richiedente l’occupazione del suolo pubblico non vanta quindi un diritto da esercitare nei confronti dell’ente locale, il quale deve bilanciare tutti gli interessi in gioco.

Il principio sopra indicato è chiaramente esposto nella sentenza n. 1457/2023 del TAR della Lombardia.

TARI per utenze non domestiche

PILLOLA/4

Costituisce principio giurisprudenziale ormai affermato che nel caso in cui le utenze non domestiche dispongano di locali nelle quali si producono rifiuti speciali non conferibili al servizio comunale di igiene urbana, la quota fissa della TARI sia comunque dovuta.

Si leggano, tra le ultime, le sentenze della Corte di cassazione n. 25564/2023 e n. 28017/2023, laddove tale principio viene esplicitamente enunciato. La citata sentenza n. 25564/2023 sottolinea come “in presenza di locali destinati alla produzione di rifiuti speciali non assimilati, per lo smaltimento dei quali il contribuente deve necessariamente provvedere in proprio tramite un operatore qualificato, l'esenzione dal pagamento della quota variabile della tariffa è totale, fermo restando, tuttavia, l'obbligo del pagamento della quota fissa, che non è parametrata alla quantità dei rifiuti gestiti dal servizio pubblico e ai costi di erogazione di tale servizio, ma è destinata per legge alla "copertura" dei costi di investimento ai quali debbono partecipare tutti i possessori di locali all'interno del territorio comunale, in quanto astrattamente idonei ad ospitare attività antropiche inquinanti e, dunque, a costituire un carico per il gestore del servizio”.

Entrate locali: le modifiche ai regolamenti e le novità della Delega fiscale

Indirizzi operativi

CORSO
I recenti provvedimenti legislativi e ministeriali hanno introdotto importanti novità nella gestione delle entrate comunali, rendendo piuttosto complessa le relative attività di accertamento e riscossione.

A questo si aggiunge l’impatto conseguente all’attuazione della delega per la riforma fiscale (a titolo esemplificativo: motivazione, interpello, autotutela, contraddittorio preventivo, definizione agevolata, ecc.).

Il corso esamina in modo organico tutte le novità in materia di IMU, TARI, Imposta di soggiorno, Canone unico, accertamento, ecc., senza tralasciare i recenti sviluppi giurisprudenziali di rilievo, utili per l’attività di gestione e per le eventuali modifiche ai regolamenti.

Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.

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