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Supplemento al quotidiano Bilancio e Contabilità n. 23           03/10/2023

La criticità per mancato coordinamento tra la prevenzione della corruzione e i controlli interni

IN QUESTO NUMERO

- Introduzione: Prevenzione della corruzione e controlli interni.
- Approfondimento/1: Controllo di regolarità amministrativa.
- Approfondimento/2: I rilievi del Collegio contabile.
- Approfondimento/3: Conclusioni.
- Corso: Le nuove regole per la redazione del bilancio di previsione degli Enti Locali.

Prevenzione della corruzione e controlli interni

INTRODUZIONE

L’assenza di procedure differenziate in funzione degli specifici fattori di rischio che caratterizzano i diversi ambiti dell’attività amministrativa del comune, quale tecnica di campionamento mirata per la scelta degli atti da sottoporre a controllo, rappresenta una criticità per mancato coordinamento tra misure di prevenzione della corruzione e controlli interni. Questo è quanto emerge dall’analisi condotta dalla Corte dei conti della Lombardia (deliberazione n. 200/2023) all’esito degli esami sui controlli interni di un ente locale.

Controllo di regolarità amministrativa

APPROFONDIMENTO/1
In merito al controllo successivo del regolamento dei controlli interni di un ente locale, è previsto che gli atti sottoposti a controllo sono così individuati:
a) Determinazioni dei Capi Area:
verranno verificati il 10% di tutti gli atti emanati, scelti con metodo casuale. Ogni campione dovrà in ogni caso contenere un numero di almeno 3 atti per ogni singolo Capo Area;
b) Contratti, stipulati in forma pubblica e privata e ogni altro atto amministrativo: verranno verificati il 10% di tutti gli atti emanati, scelti con metodo casuale.
Dell’individuazione degli atti è compilato un verbale a cura del Segretario prima del controllo di merito.
3. Il controllo avviene sulla base dei seguenti indicatori:
a) accertare il rispetto delle disposizioni di legge e dei regolamenti dell’Ente;
b) verificare la correttezza e la regolarità delle procedure;
c) analizzare la correttezza formale nella redazione dell’atto.
d) sollecitare l’esercizio del potere di autotutela del Capo Area ove vengano ravvisate patologie;
e) migliorare la qualità degli atti amministrativi;
f) indirizzare l’attività amministrativa verso percorsi semplificati e che garantiscano massima imparzialità;
g) attivare procedure omogenee e standardizzate per l’adozione di determinazioni di identica tipologia;
h) costruire un sistema di regole condivise per migliorare l’azione amministrativa;
i) collaborare con le singole strutture per l’impostazione e il continuo aggiornamento delle procedure.
I rilievi del Collegio contabile
APPROFONDIMENTO/2
Per i giudici contabili, sulla base del citato regolamento, si prevede che il controllo si svolga su un campione di atti individuati indistintamente in modo casuale nella misura pari al 10% di quelli di ciascun semestre. Non risultano invece previste percentuali differenziate in funzione degli specifici fattori di rischio che caratterizzano i diversi ambiti dell’attività amministrativa del comune, quale tecnica di campionamento mirata per la scelta degli atti da sottoporre a controllo. Si tratta di un ricorrente difetto di integrazione e coordinamento tra misure di prevenzione della corruzione e controlli interni. Infatti, la scelta di una percentuale indifferenziata, sulla base di quanto previsto dall’articolo 147-bis, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e secondo il costante orientamento della giurisprudenza contabile non può essere ritenuta metodologicamente corretta. Ricorda la Sezione Regionale di controllo come, gli atti che rientrano «nelle aree a rischio dei provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari, affidamenti di contratti, acquisizione e progressione di personale» costituiscono, in conformità ai ripetuti inviti della Sezione, una quota sempre più significativa, tanto da invitare l’ente ad incrementare gli atti oggetto di controllo, con particolare riferimento alla fase di attuazione del PNRR, in cui assume una strategica rilevanza il controllo di legalità sulle aree ad alto rischio corruzione, quale quella sugli appalti pubblici. 
Conclusioni
APPROFONDIMENTO/3
i giudici contabili hanno ritenuto non adeguato dal punto di vista metodologico il controllo successivo di regolarità amministrativa, sia per come disegnato dal regolamento, sia quale concretamente attuato, anche con riferimento alla necessaria integrazione con le misure di prevenzione della corruzione, soprattutto nell’attuale periodo storico caratterizzato dall’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito del PNRR.

Pertanto, hanno invitato l’ente sotto la propria responsabilità e nell’esercizio dei propri poteri discrezionali, a riesaminare la propria regolazione, organizzazione e concreta attuazione dei controlli interni per garantirne il disegno sistematico, anche in relazione alle misure di prevenzione della corruzione, e l’efficacia rispetto agli obiettivi fissati dall’articolo 147 e seguenti del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 167. 

Le nuove regole per la redazione del bilancio di previsione degli Enti Locali. Decreto Ministeriale 25/07/2023
Corso
                    Corso on line in diretta a cura di Vincenzo Giannotti
                             Giovedì 5 ottobre 2023 ore 15.00 -17.00

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