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Supplemento n. 18 alla Rivista Edilizia Urbanistica                 del 14/07/2023
Gli oneri concessori
IN QUESTO NUMERO
La rideterminazione degli oneri concessori
L'APPROFONDIMENTO
Secondo la giurisprudenza, esistono alcune ipotesi peculiari in cui è possibile procedere alla rideterminazione degli oneri concessori rispetto all’originaria quantificazione, entro l’ordinario termine decennale, ex art. 2946 c.c (1).
Nel prosieguo del presente approfondimento provvederemo ad analizzarle, fornendo le indicazioni utili per la corretta gestione.
Oneri di urbanizzazione dovuti ex lege anche nella riquantificazione operata a distanza di tempo
La giurisprudenza commentata

Gli oneri di urbanizzazione, si ripete, sono dovuti ex lege, anche nella riquantificazione operata a distanza di tempo dall’amministrazione, indipendentemente dalle previsioni indicate in permesso: è quanto affermato dalla sentenza del TAR Lazio, Roma, sez. II stralcio, del 1° febbraio 2023, n. 1829.

Una società richiedeva nel 2011 il rilascio di un permesso di costruire; a marzo del 2012 riceveva la comunicazione del quantum da pagare a titolo di oneri di urbanizzazione e costo di costruzione e, nell’immediatezza, provveda al relativo pagamento; ad aprile 2012 ritirava il titolo edilizio, contenente la clausola di possibile rideterminazione dell’importo.

L'esperto esamina un caso in cui il destinatario della richiesta di pagamento è l'ex amministratore della società
FAQ
A seguito di alcune verifiche, ci siamo accorti di un errore nel calcolo dell’importo dovuto a titolo di oneri concessori da parte di una società a responsabilità limitata.
Abbiamo provveduto al ricalcolo ma, per errore, abbiamo indicato, quale destinatario della richiesta di pagamento, non la società ma l’amministratore; quest’ultimo, ci ha comunicato di non ricoprire più la carica da tempo ed intimato di ritirare la richiesta effettuata nei suoi confronti.
Si chiede di avere delucidazioni circa la soluzione per sanare l’errore.
Commentario al Testo Unico dell’edilizia
VOLUME CONSIGLIATO

L’esigenza di disporre di un testo di supporto per l’interpretazione e l’applicazione della complessa normativa in materia edilizia e che abbia al contempo le caratteristiche di compattezza ed essenzialità, ha portato alla realizzazione di questo commentario.
L’organicità del quadro normativo introdotto dal Testo Unico dell’Edilizia si è andata perdendo negli anni, a seguito delle numerose e successive stratificazioni normative, fino alle ultime disposizioni emanate che hanno apportato modifiche rilevanti nell’architettura del testo di legge.

 

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