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Supplemento al quotidiano Ufficio Tributi n. 16               27/06/2023

Imposta di soggiorno: dichiarazioni 2022 entro il 30 giugno 2023

IN QUESTO NUMERO

- Premessa: Dichiarazione annuale dell’imposta di soggiorno: la scadenza torna al 30 giugno.
- L'Approfondimento/1:
Modalità di invio.
- Corso:
La gestione del Canone Unico Patrimoniale (CUP) - Modalità operative.
- Approfondimento/2: Eccezioni ed esonero delle comunicazioni periodiche.
- Approfondimento/3: Comunicazioni e regolamenti comunali.

Dichiarazione annuale dell’imposta di soggiorno: la scadenza torna al 30 giugno

premessa

Scade il prossimo 30 giugno il termine concesso ai gestori delle strutture ricettive per presentare la dichiarazione annuale dell’imposta di soggiorno per il 2022. Si ricorda che, in sede di prima applicazione, il termine per presentare la dichiarazione degli anni 2020 e 2021 era stato differito al 30 settembre 2022. Ora viene ripristinato il termine a regime del 30 giugno dell’anno successivo, per cui la dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2022 deve essere presentata entro il prossimo 30 giugno 2023. 
 

Modalità di invio

Approfondimento/1

I gestori delle strutture ricettiva possono predisporre e inviare la dichiarazione attraverso l’apposito servizio presente nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, restando comunque valida la possibilità di trasmettere la dichiarazione attraverso i canali telematici (entratel/fisconline).
Com’è noto, con decreto del 29 aprile 2022 il Mef ha approvato il modello di dichiarazione dell’imposta di soggiorno, che deve essere presentato esclusivamente in via telematica dal gestore della struttura ricettiva o, per conto di questo, dal dichiarante diverso dal gestore secondo le istruzioni e le specifiche tecniche allegate al decreto. Per le locazioni brevi, di durata non superiore a 30 giorni condotte al di fuori dell’attività di impresa, la dichiarazione dell’imposta di soggiorno deve essere invece presentata dal soggetto che incassa il canone o il corrispettivo, ovvero che interviene nel pagamento dei predetti canoni o corrispettivi. 

Le dichiarazioni, ed i dati in essa contenuti, una volta acquisiti e trattati dal Dipartimento delle Finanze saranno messi a disposizione dei Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno per le proprie finalità istituzionali e di controllo. 
Si ricorda, inoltre, che l'omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile comporta l’applicazione della sanzione che può andare dal 100 al 200 per cento dell'importo dovuto.

La gestione del Canone Unico Patrimoniale (CUP)

Modalità operative

CORSO
Dal 2021 è entrato in vigore il Canone unico patrimoniale che ha riunito in un solo prelievo le entrate locali relative a: occupazione suolo pubblico, Canone pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni e occupazioni aree mercatali.

La difficoltà più rilevante per i Comuni è stata quella di conciliare i differenti presupposti normativi delle varie entrate, oltre al fatto di dover garantire l’invarianza di gettito.

A queste criticità si aggiungono le problematiche relative alle necessità della gestione quotidiana dello sportello CUP in ragione del fatto che, pur all’interno di un nuovo quadro normativo, mantiene una forte continuità con le situazioni pregresse.

Il corso si pone l’obiettivo di costruire un anello di congiunzione fra la precedente gestione e quella che occorre adottare oggi, nell’intento di individuare modalità operative adeguate al nuovo contesto.

Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti ai docenti.

Eccezioni ed esonero delle comunicazioni periodiche
APPROFONDIMENTO/2

Si evidenzia che molti comuni hanno disciplinato la gestione dell’imposta di soggiorno prevedendo comunicazioni periodiche (in genere trimestrali) che i gestori devono presentare telematicamente utilizzando appositi portali informatici, che peraltro generano automaticamente il bollettino per riversare il tributo.
Ebbene, con risoluzione n. 1/DF del 9/2/2023 il Dipartimento delle Finanze ha sostenuto che il nuovo modello di dichiarazione ministeriale dell’imposta di soggiorno, entrato in vigore con il DM 29 aprile 2022, esonera i soggetti obbligati dal presentare ulteriori dichiarazioni/comunicazioni eventualmente richieste dai Comuni a decorrere da quest’anno.
Si tratta di una tesi non condivisibile, che non tiene debitamente conto di alcuni elementi, che attengono sia alla disciplina normativa di riferimento, sia alla diversa natura e finalità delle comunicazioni periodiche connesse al versamento dell’imposta rispetto al modello ministeriale di dichiarazione. 

Con riguardo alla normativa di riferimento, oltre alla nota disposizione sulla potestà regolamentare in materia tributaria (art. 52 D.Lgs. n. 446/97), la disciplina dell’imposta di soggiorno (art. 4, comma 1-ter, D.Lgs. n. 23/2011) fa salvi gli “ulteriori adempimenti previsti … dal regolamento comunale” e consente ai Comuni di disciplinare le modalità applicative del tributo, tanto più che la normativa statale alla base del nuovo modello di dichiarazione ministeriale non incide in alcun modo sulle modalità e sui tempi di versamento del tributo da parte dei gestori delle strutture ricettive ai Comuni, la cui disciplina ricade nell’ambito della potestà regolamentare comunale. 

Comunicazioni e regolamenti comunali
APPROFONDIMENTO/3

Le comunicazioni che si accompagnano al riversamento periodico dell’imposta di soggiorno ai Comuni rappresentano, se previste, un elemento essenziale per il versamento stesso e non un adempimento autonomo e diverso rispetto a questo.

Pertanto, la previsione di tali comunicazioni, in quanto elemento connaturato e non distinto dal versamento, rientra nell’ambito delle modalità di riscossione del tributo, la cui disciplina è esclusivamente demandata al regolamento comunale. 
In tal senso si è espressa anche l’IFEL (fondazione dell’Anci) con una nota del 9/3/2023, ritenendo legittima la previsione di comunicazioni periodiche in quanto attengono alle modalità applicative del tributo, rientranti nella potestà regolamentare del Comune.

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