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Supplemento n. 16 alla Rivista Edilizia Urbanistica                 del 16/06/2023
L’autorizzazione paesaggistica postuma
IN QUESTO NUMERO
L’autorizzazione paesaggistica postuma: i rigidi paletti normativi e giurisprudenziali
L'APPROFONDIMENTO
L’art. 146 del Decreto Legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) prevede che “i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, a termini dell'articolo 142, o in base alla legge, a termini degli articoli 136, 143, comma 1, lettera d), e 157 (…) hanno l'obbligo di presentare alle amministrazioni competenti il progetto degli interventi che intendano intraprendere, corredato della prescritta documentazione, ed astenersi dall'avviare i lavori fino a quando non ne abbiano ottenuta l'autorizzazione.
Legittimo il diniego di compatibilità paesaggistica postuma nel caso della piscina
La giurisprudenza commentata
Non è possibile il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica postuma per una piscina avente un’estensione 15 metri per 7 metri, con bordo piscina rivestito in lastre di pietra e muri di contenimento del terreno del giardino in pietra locale e presenza di un piccolo locale tecnico di circa 7 mq. per l’installazione dei motori funzionali: è quanto affermato recentemente dal TAR Sardegna, sez. I, nella sent. 30 maggio 2023, n. 385 (richiamando TAR Sicilia, Palermo, sez. I, sent. 2 maggio 2022, n. 1471).

La piscina non è una mera pertinenza in senso urbanistico, in quanto comportante trasformazione durevole del territorio e in ragione della funzione autonoma che è in grado di svolgere rispetto a quella propria dell’edificio cui accede, ma integra gli estremi della nuova costruzione, in quanto dà luogo ad una struttura edilizia che incide invasivamente sul sito di relativa ubicazione e postula, pertanto, il previo rilascio dell'idoneo titolo ad aedificandum, costituito dal permesso di costruire.
L'esperto esamina un caso in cui viene richiesta l'ammissibilità di un'autorizzazione paesaggistica in sanatoria per un manufatto
FAQ

Si chiede se sia ammissibile l’autorizzazione paesaggistica in sanatoria per un manufatto che ha un’estensione di 67,96 mq., quindi maggiore di quella dell’edificio principale, pari a 57,13 mq., e suscettibile di essere utilizzato per finalità abitative.

La risposta al quesito è negativa, come evidenziato dal TAR Calabria, Catanzaro, sez. I, nella sent. 14 settembre 2021, n. 1616.
L’art. 167, comma 4, del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo n. 40/2004) stabilisce che l'autorità amministrativa competente accerta la compatibilità paesaggistica in alcuni specifici casi, tra cui c’è quello dei “lavori, realizzati in assenza o difformità dall'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati”.

Autorizzazione paesaggistica semplificata
VOLUME CONSIGLIATO
L'Ebook è una Guida rapida in materia di autorizzazione paesaggistica semplificata, a seguito delle novità introdotte dal d.P.R. 31/2017 (pubblicato nella G.U. del 22 marzo 2017)  che abroga e sostituisce il precedente d.p.r. 139/2010. 

Dopo una breve premessa sui  capisaldi della disciplina paesaggistica contenuti nel d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” parte terza “Beni paesaggistici”, l'Ebook analizza la nuova disciplina introdotta dal d.P.R. 31/2017

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