L’articolo 3 bis del decreto legge n. 80/2021 convertito con legge n. 113/2021 ha introdotto una nuova modalità di assunzione nei ruoli della pubblica amministrazione, ossia le selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei, caratterizzate da un procedimento articolato in due fasi (selezione unica e interpello) e senza precedenti nel nostro ordinamento.

Le selezioni uniche presuppongono una aggregazione, attraverso apposito accordo stipulato tra un ente locale capofila e altri enti locali interessati ad assumere determinate professionalità a tempo indeterminato o determinato.

Tale forma di assunzione è parsa fin da subito particolarmente adatta per gli enti provinciali, tra le cui funzioni fondamentali, a seguito della riforma Delrio, figura in generale, “l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali” (art. 1, comma 85, lett. d) della legge n. 56/2014), ed, in particolare, l’esercizio, d’intesa con i comuni, delle “funzioni di organizzazione di concorsi e procedure selettive” (art. 1, comma 88, della legge n. 56/2014).

Nel presente articolo il nostro espertotratterà l'iter della fase di selezione del personale: 

1.Il piano di comunicazione per l’adesione al progetto

2. L’integrazione del Regolamento di disciplina delle procedure concorsuali

3. L’accordo tra enti per le selezioni uniche

c1) Le competenze e le responsabilità

c3) L’interpello e la procedura di utilizzo dell’elenco degli idonei

c4) La gestione degli elenchi di idonei

c5) I rapporti finanziari

c6) La durata e il recesso

4.Dalle selezioni uniche agli interpelli unici

1. Un ente che ha una graduatoria vigente per l’assunzione di un determinato profilo professionale può ugualmente aderire ad un accordo con un ente capofila per l’assunzione tramite interpello di unità dello stesso profilo?

L’articolo 3-bis, comma 3, prevede che gli enti locali aderenti attingono agli elenchi di idonei di cui “per  la  copertura  delle  posizioni programmate nei rispettivi piani dei fabbisogni di personale, in assenza  di  proprie graduatorie in  corso  di  validità”.

L’ente può sicuramente sottoscrivere l’accordo con il capofila, fermo restando che potrà attingere agli elenchi soltanto quando la propria graduatoria giungerà a scadenza oppure sarà esaurita, eventualità molto verosimile se si considera che gli elenchi hanno una durata triennale.

2. Gli interpelli approvati a seguito della selezione unica danno origine ad una graduatoria dalla quale poter attingere soggetti idonei oltre ai vincitori?

Gli interpelli danno origine a una graduatoria di merito dalla quale possono essere assunti soltanto i vincitori; la procedura esaurisce, quindi, la propria efficacia con l’assunzione dei vincitori.

Il corso, di taglio operativo, focalizza l’analisi sugli aspetti più qualificanti del nuovo CCNL Funzioni Locali. In particolare:
- l’ordinamento professionale, con esame degli adempimenti obbligatori e degli istituti “eventuali” la cui applicazione è rimessa alla contrattazione decentrata o alla discrezionalità dell’Ente;
- il sistema delle relazioni sindacali;
- gli elementi e la struttura del contratto individuale di lavoro;
-la costituzione del Fondo risorse decentrate;
-l’utilizzazione delle risorse addizionali offerte dal nuovo contratto e la loro specifica destinazione.

Recentemente l’A.Ra.N. ha fornito i primi orientamenti applicativi sulla corretta applicazione degli istituti contrattuali, anche a seguito di alcune precisazioni formulate dal giudice di legittimità e dal Dipartimento Funzione Pubblica. 
Il corso esamina tali orientamenti, nell’ottica di favorire la corretta gestione del personale. Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
La partecipazione è gratuita per gli abbonati al servizio internet ilpersonale.it e alla rivista RU – Risorse Umane nella P.A.