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Supplemento al quotidiano Bilancio e Contabilità n. 9                31/01/2023

Il rispetto degli equilibri di bilancio ai fini della legittima contrazione del debito degli enti locali

IN QUESTO NUMERO

- L'Approfondimento/1: Il vincolo dei bilanci in equilibrio.
- Corso online in diretta: Le novità 2023 in materia di entrate locali: IMU, TARI, Imposta di soggiorno, Canone unico, accertamento, riscossione e contenzioso.
- L'Approfondimento/2: I più recenti interventi del MEF.
- L'Approfondimento/3: Individuazione massa passiva e durata del piano di riequilibrio.

Il vincolo dei bilanci in equilibrio

Approfondimento/1

Il vincolo dei bilanci in equilibrio, quale condizione di indebitamento, è emerso dalla posizione assunta dalla Corte dei Conti, Sezione autonomie, con la delibera N. 20/SSRRCO/QMIG/2019, del 17/12/19, su istanza del 10 settembre 2019 formulata alla Sezione di controllo per il Trentino.
 
Il tema riguarda le condizioni di equilibrio dei bilanci dei singoli enti ed i vincoli di indebitamento delle Regioni e degli enti locali, di cui agli artt. 9 e 10, comma 3, della  L. 24/12/12, n. 243.
 
La questione concerne il quesito se a seguito dell’introduzione dell’art. 1, comma 821, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio statale per il 2019), ai sensi del quale i comuni “si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell’esercizio non negativo”, si possano ritenere rimossi i limiti previsti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243, non solo con riferimento all’utilizzo del risultato di amministrazione e del fondo pluriennale vincolato ai fini dell’equilibrio di bilancio prescritto dall’art. 9, ma anche con riguardo alle operazioni di indebitamento disciplinate dal successivo art. 10, con conseguente assoggettamento delle operazioni di contrazione di debito unicamente ai limiti di cui ai commi 819 e seg. della legge n. 145 del 2018.

Le novità 2023 in materia di entrate locali: IMU, TARI, Imposta di soggiorno, Canone unico, accertamento, riscossione e contenzioso
CORSO ONLINE IN DIRETTA

La Legge di bilancio 2023 (L. n. 197/2022) ed altri recenti provvedimenti normativi (L. n. 130/2022, D.L. n. 176/2022, D.L. n. 198/2022, L. n. 6/2023) hanno introdotto rilevanti novità nella gestione delle entrate locali.

Pertanto anche il 2023 si profila come un anno complesso per le Amministrazioni locali, se si considerano anche gli strascichi generati dall’emergenza sanitaria da COVID-19 e l’attuale contesto economico-finanziario causato dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica in atto.

Il corso esamina in maniera organica tutte le recenti novità normative in materia di IMU, TARI, Imposta di soggiorno, Canone unico, accertamento, riscossione e contenzioso, senza tralasciare i recenti sviluppi giurisprudenziali di rilievo: il tutto anche in vista dell’adozione del bilancio di previsione 2023 e dei provvedimenti correlati (delibere tariffarie e regolamentari delle entrate).

Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.

I più recenti interventi del MEF

L'Approfondimento/2
Sul tema è intervenuto anche il MEF con alcune circolari. 
 
La prima, circ. MEF n. 5 del 9/3/20 (Chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali, di cui agli articoli 9 e 10 della L. 24/12/12, n. 243) precisa che l'equilibrio dei bilanci dell'"art. 9 della L. 243/12 “deve essere rispettato dall’intero comparto a livello regionale e nazionale, anche quale presupposto per la legittima contrazione del debito". Inoltre la medesima circolare riscontra che il comparto ha raggiunto gli obiettivi per il trienno 2018-2020.
Individuazione massa passiva e durata del piano di riequilibrio
Approfondimento/3
Come è noto, l’art. 243-bis, comma 5-bis, del TUEL (decreto legislativo n. 267/2000) considera il rapporto fra l’ammontare della massa passiva e gli impegni al titolo I della spesa dell’ultimo rendiconto approvato quale elemento rilevante ai fini del calcolo della durata massima del piano di riequilibrio (compresa fra 4 e 20 anni).

Intervenendo sulla corretta individuazione delle componenti della massa passiva, la Corte dei conti, sez. reg. di controllo per il Lazio, nella deliberazione n. 133/2022/PSRP, depositata lo scorso 16 dicembre, ha ribadito che è necessario “scongiurare l’inclusione, ai soli fini della determinazione della durata del piano ex art. 243-bis, comma 5-bis Tuel

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