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Supplemento alla Rivista Edilizia Urbanistica n.1      del 09/09/2022
La pertinenza edilizia: nozione e casistica
IN QUESTO NUMERO
- L’Editoriale: Un nuovo spazio di dibattito.
- L'Approfondimento: La nozione di pertinenza edilizia secondo la giurisprudenza.
- La giurisprudenza commentata: TAR Lazio, Roma, sez. II stralcio, sent. 2 settembre 2022, n. 11366.
- FAQ: Ci si chiede se possa ritenersi pertinenza una tettoia di “mt. 5,00 x 3,40 ad altezza variabile da mt. 3,30 a mt. 3,00 in ferro e lamiere isotermiche”?
Newsletter d'autore: un nuovo spazio di dibattito per gli esperti di Edilizia Urbanistica
L'EDITORIALE

Nasce oggi Newsletter d’autore, un nuovo progetto editoriale targato Maggioli, supplemento quindicinale alla Rivista Edilizia Urbanistica, a cura di Mario Petrulli, con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento ai dirigenti, assessori e responsabili uffici tecnici e ambiente.

Volendo descrivere le peculiarità di Newsletter d’autore, il quindicinale si propone di:

  1. fornire un focus su argomenti specifici di particolare attualità per gli dirigenti, assessori e responsabili uffici tecnici e ambiente; mentre Ediliziaurbanistica.it è il portale per i professionisti tecnici impiegati negli uffici tecnici degli enti locali e per i professionisti privati; Newsletter d’autore si presenterà come newsletter monografica, concentrata essenzialmente su uno, massimo due argomenti correlati;
  2. trattare gli argomenti con un taglio particolare, cercando di fornire indicazioni pratiche ed operative anche alla luce dell’esperienza vissuta quotidianamente all’interno del mondo delle autonomie locali;
  3. utilizzare, in alcune occasioni, anche strumenti di comunicazione digitale (video, podcast) per offrire, attraverso video e/o tracce audio registrate, approfondimenti che possono essere fruiti velocemente ed in qualsiasi momento;
  4. creare, laddove se ne ravvisi l’utilità, delle FAQ (Frequently Asked Questions), una serie di risposte alle domande che pongono più frequentemente gli esperti;
  5. segnalare contributi già presenti sugli argomenti trattati e/o iniziative di formazione e aggiornamento che possono agevolare l’ulteriore approfondimento dei temi affrontati nella newsletter.

La nozione di pertinenza edilizia secondo la giurisprudenza

L'APPROFONDIMENTO
In numerose occasioni la giurisprudenza , occupandosi della nozione di pertinenza edilizia, differente da quella civilistica , ha indicato le caratteristiche che devono riscontrarsi nel manufatto affinchè lo stesso sia qualificabile in termini di mera pertinenza, non richiedente conseguentemente un titolo edilizio autonomo per la relativa realizzazione:
a) un nesso oggettivo, strumentale e funzionale con la cosa principale;
b) il mancato possesso, per natura e struttura, di una pluralità di destinazioni, nel senso di sfruttamento autonomo ai fini diversi da quello di servire altro immobile;
c) un carattere durevole;
d) la non utilizzabilità economica in modo diverso;
e) una ridotta dimensione;
f) una individualità fisica e strutturale propria;
g) l’accessione ad un edificio preesistente edificato legittimamente;
h) l’assenza di un autonomo valore di mercato.

Tematiche collegate:

Interventi costruttivi volti a chiudere un’area aperta non possono qualificarsi come pertinenza
La giurisprudenza commentata

La realizzazione di due vani aggiuntivi mediante chiusura dei porticati non può qualificarsi come pertinenza: TAR Lazio, Roma, sez. II stralcio, sent. 2 settembre 2022, n. 11366

La sentenza segnalata conferma quell’orientamento che, con riferimento, in generale, ad interventi costruttivi volti a chiudere un’area aperta e delimitata, pertinenziale all’appartamento di proprietà, consistente in un balcone ovvero in una loggia ovvero in un portico o porticato, attraverso la installazione di pannelli in vetro oppure stabili infissi con finestre apribili, afferma che anche la sola installazione di pannelli in vetro atti a chiudere integralmente un’area come quella di un porticato, che si presenti aperta su tre lati, determina, senz'altro, la realizzazione di un nuovo locale autonomamente utilizzabile, con conseguente incremento della preesistente volumetria e ciò perché l’intervento va riguardato dall'ottica del risultato finale, ovvero il rilevato aumento di superficie e di volumetria, sia che ciò consegua alla chiusura su tutti i lati, sia che ne implichi anche la copertura, pure con superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili.

Dunque, la realizzazione di due vani aggiuntivi mediante chiusura dei porticati, che dovevano invece essere aperti in base ai titoli edilizi in essere, non può neppure qualificarsi come pertinenza in senso urbanistico, in quanto integra un nuovo locale autonomamente utilizzabile il quale viene ad aggregarsi ad un preesistente organismo edilizio, per ciò solo trasformandolo in termini di volume.

L' esperto risponde sulle misure adeguate per una pertinenza
FAQ

Ci si chiede se possa ritenersi pertinenza una tettoia di “mt. 5,00 x 3,40 ad altezza variabile da mt. 3,30 a mt. 3,00 in ferro e lamiere isotermiche”.

In via generale, la giurisprudenza amministrativa ha da tempo stabilito che “interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture analoghe che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito, possono ritenersi sottratti al regime del permesso di costruire soltanto ove la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendono evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo o di riparo e protezione (anche da agenti atmosferici) dell’immobile cui accedono...
Gli interventi edilizi per le opere precarie e gli arredi da esterni
VOLUME CONSIGLIATO
Utilizzare al meglio gli spazi esterni è una legittima aspirazione di ogni proprietario e, normalmente, ciò avviene tramite l’installazione di strutture leggere idonee allo scopo: pergolati, tettoie, gazebo ed altri elementi di arredo.
Ma quanti si domandano, prima di procedere, se sia necessario o meno premunirsi di un idoneo titolo abilitativo?
La presente guida, aggiornata con le ultime novità normative e giurisprudenziali, si pone lo scopo di fornire la definizione delle diverse tipologie di installazioni possibili negli spazi esterni e di individuare il relativo titolo edilizio necessario alla luce della giurisprudenza più recente e del dato normativo: solo così, infatti, sarà possibile evitare errori e conseguenti sanzioni.
Lo stile agile e veloce, l’utilizzo di un linguaggio chiaro, unitamente alle immagini e alla rassegna della casistica più interessante rappresentano le caratteristiche del presente volume, utile per professionisti e operatori del diritto, oltreché per tutti coloro che hanno la legittima aspirazione di migliorare i propri spazi esterni.
La presente edizione contiene anche una trattazione degli interventi in regime di edilizia libera nelle regioni italiane a statuto ordinario e in quelle a statuto speciale, ivi comprese le Province Autonome di Trento e Bolzano.

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